PROGETTO ACQUA IN ETIOPIA

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A Forlì, martedì 17 gennaio, al Ristorante Bella Romagna dell'Hotel della Città, si è riunito l'Interclub rotariano di Forlì, Forlì Tre Valli e Cesena, sotto la presidenza di Alberto Laurenzi, Leardo Ravaioli e Fabrizio Rasi per presentare il Progetto idrico per la distribuzione di acqua potabile nel distretto di Soddo della regione Wolayta in Etiopia con un popolazione di 16500 abitanti che non fruisce di sorgenti protette e pozzi. È una regione povera con la possibilità di malattie idrotrasmissibili, tifo, epatite a e b. leishmaniosi e diffusione Aids. L'età media è di 45 anni.

Introduzione del Presidente del Rotary Club di Forlì

Il Rotary Internazionale ha fatto proprie da tempo e ribadito anche con l'attuale Presidente Internazionale Stenhammar le preoccupazioni per una nuova cultura dell'acqua e delle risorse idriche come bene primario nel quadro di uno sviluppo sostenibile e di rispetto della vita, specie di fronte ai fattori climatici di siccità e di alluvioni, ma nel caso specifico gli interventi assumono un significato umanitario e sociale del tutto particolare.

Intervento del Presidente del Rotary Club di Cesena

L'ing. Pier Paolo Marini, progettista e direttore tecnico della Società Alpina Acque ha illustrato la situazione economico-sociale della zona di Gamo Godo e Bisare nel quadro generale dell'Etiopia. Era necessaria la pulizia delle sorgenti ad una altezza tra i 1600-2000 metri e in seguito la canalizzazione di tubazioni di 10 cm. per 12 Km fino a 3 piccoli serbatoi da 50 m cubi per la distribuzione in 12 punti, con 6 abbeveratoi e 5 lavatoi. La sorgente di Bisare che genera 2,5 litri al secondo potrà essere sfruttata per i villaggi sottostanti con impianti gravitazionali e pompe fino ad unirsi alla sorgente di Gamo Goda, che a sua volta genera 0,5 litri al secondo, con il risultato di 3 litri al secondo.

Illustrazione ai convenuti del Progetto Acqua per l'Etiopia

Ivano Natali del Comitato contro la fame nel mondo ha evidenziato il significato promozionale dell'opera che evita il ricorso a forze esterne e mobilita le capacità indigene e sottolinea a garanzia degli impegni presi la presenza in loco del missionario padre Marcello Signorini. Anche l'assessore provinciale Alberto Manni mette in rilievo il valore di queste sinergie attive in una visione della cooperazione internazionale.

Gli impegni presi per i prossimi due anni vengono ripartiti per un progetto di 200.000 Euro tra il Comitato per la fame nel mondo Sezione di Forlì, per 50.000 per i tre Rotary Club di Forlì, Forlì Tre Valli e Cesena, ripartiti in 20.000 a testa per i due Club maggiori e 10.000 per Forlì Tre Valli.
    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro

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