LE ADOZIONI A DISTANZA AL ROTARY

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Venerdì, 24 marzo, il Rotary Club di Cesena, presieduto da Fabrizio Rasi, si è impegnato su di un tema che sta diventando centrale nella società globale di oggi: le adozioni a distanza. Perché non si debbono sradicare gli esseri umani dal loro ambiente e dalla loro cultura e perché bisogna dare ai bambini una speranza di vita che viene loro negata.

Gian Luigi Trevisani Elda Girotti

Il progetto operativo del "sostegno a distanza" che è stato illustrato è stato dedicato alla memoria di Mariella Trevisani della quale si vuole continuare l'opera iniziata con altruismo in Bosnia e poi continuata in India negli anni di una sofferta malattia che l'avrebbe condotta alla scomparsa prematura.
Per una adozione per un anno bastano trecento euro, il valore di una sigaretta al giorno. L'ideale sarebbe poi un impegno per tre anni.
Gian Luigi Trevisani si è assunto il compito di illustrare nei dettagli l'incontro con i 50 bambini dell'India, nel Tamil Nedu, a 80 Km. a Sud di Chennai. La società indiana è attraversata dalla concezione religiosa della divisione in caste. La credenza nel ciclo delle rinascite dopo la sofferenza di una vita accettata li porta alla assuefazione. Ai Dalit, agli intoccabili, ai paria, non è concesso di far parte della comunità. Dal 1950 le caste sono state abolite, ma la prassi dell'emarginazione continua. Alle donne sono riservati i lavori più umili e pesanti, escluse tra gli esclusi. Una minoranza arriva ai 15 anni in una società in cui l'età media è la metà della nostra. A parità di condizioni il loro salario è un terzo di quello degli uomini.

Edda Dall'Ara, Elda Girotti, Fabrizio Rasi, Gian Luigi Trevisani, Daniel
Edda Dall'Ara, Elda Girotti, Fabrizio Rasi, Gian Luigi Trevisani, Daniel

Nell'orfanotrofio a Chennai, sostenuto da un padre della Chiesa evangelica, il rev.Charles Parthiban della Blessing Rock Church, posto di dolore, più che di speranza, la raccomandazione è che bisogna dare la precedenza all' educazione delle bambine, anche se tutti sono in condizioni di estremo bisogno. L'edificio sorretto da pali in legno lasciava cadere l'acqua dei monsoni dal tetto e anche se i ragazzi sono stati abituati ad una estrema pulizia le condizioni igieniche sono precarie. Si è iniziato a costruire un edificio in muratura e ad allargare gli spazi protetti per dormitori con lettini, per le cucine e i bagni, a recintare i campi allargati per impedire che i bimbi vengano rapiti. Invierà un suo direttore commerciale per le verifiche dei lavori e del rispetto dell'educazione dei bambini.
Elda Salvetti Girotti, madre ed insegnante, si è assunta l'incarico di visitarli. La prima impressione è stata di fuggirsene via per il dolore che si prova, ma poi si resta per l'incanto dei loro volti.
I loro occhi sono di implorazione, ma anche di amore. Descrive la loro stupefazione davanti ai nostri Kinder che hanno i giochini da montare e poi davanti alla Nutella da spalmare sulle fette biscottate. Si rimane incantati per l'ordine con cui accettano di vivere insieme nel dividere il nulla che hanno.

Edda Dall'Ara

La signora Edda Dall'Ara, delegata per le adozioni a distanza dell'AVSI di Cesena, che ha nel dott. Alberti il dinamico Presidente che tutti conosciamo, illustra l'enorme lavoro svolto in tutto il mondo con 28.000 sostegni e 100 assistiti, espatriati. Di fronte all'enormità dell'impegno mette in luce un principio base folgorante: la singola persona è importante, ha un valore infinito.
Le bambine in Africa vengono ignorate.
Quello che conta è il rapporto uno a uno, costante.
Daniel un testimone della Sierra Leone chiarisce un altro punto. È qui per imparare e ritornare nella sua comunità a insegnare. È stato aiutato quando fu affidato alla missione dal padre che non poteva mantenere la sua famiglia ed era perseguitato per ragioni politiche ed ora ritornerà ad aiutare loro. È una catena di reciprocità, virtuosa. La conclusione del Presidente Fabrizio Rasi è che questi occhi di bimbi bucano i nostri cuori e va restituito a loro un sorriso.
    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro

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