IMPATTO DELL'OSTOPOROSI SUL BENESSERE DELLA DONNA IN MENOPAUSA

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Il dott. Fabio Vescini ha affrontato in modo brillante un tema che pareva riservato alle donne e invece si è rivelato a livello di informazione di una importanza necessaria per tutti, specie con l’avanzare dell’età.

Fabio Vescini

Dai venti trenta anni inizia la perdita progressiva di tessuto osseo.
L’osteoporosi colpisce in massa, più di ogni altra malattia, e bisogna prevenirla fin dagli anni giovanili.

Fabio Vescini

La rottura del femore è un rischio per tutti e da evitare con cure di prevenzione fin dagli anni giovanili.
Il dott. Vescini è molto giovane ed ha già al suo attivo una serie di ricerche importanti in campo nefrologico, sotto la guida della prof.ssa Renata Caudarella.
La relazione che ha tenuto al Rotary Club di Cesena, Venerdì 20 ottobre, accompagnato dalla Signora Stefania, presidente l’avv. Sanzio Gentili, ha impressionato per la messe e il rigore di documentazione scientifica illustrata.
Purtroppo l’informazione in Italia è assai scarsa ed ancor più grave ne è la disinformazione.
L’osteoporosi fa parte del destino biologico di ciascuno di noi ed è sempre in relazione ad una stretta ereditarietà.
La perdita progressiva di massa ossea favorisce la minore resistenza dello scheletro e incrementa l’incidenza e il rischio di fratture ossee.
La donna la avverte nel periodo post-mestruale per carenza di estrogeni e per tutti vale dopo i 70 anni con l’invecchiamento.
La prevenzione decisiva si deve fare a partire dagli anni giovanili per la perdita del calcio e con l’assunzione di vitamina D con una dieta ricca di latticini, yogurt, verdura e cereali.
Mai deve mancare una quotidiana esposizione del corpo al sole, naturalmente cercando di evitare i rischi conseguenti per l’epidermide.
Anche l’acqua va scelta in base alla percentuale sodio contenuto.
Per i bambini era un toccasana l’olio di fegato di merluzzo, un tempo diffuso nelle scuole ed ora in gran parte tralasciato.
Relazioni come queste andrebbero diffuse in tutte le scuole e nei posti di lavoro, almeno quando si comincerà a capire che la salute del corpo e della mente van di pari passo e i rischi connessi con l’invecchiamento vanno affrontati per tempo.

    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro

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