IL QUINQUENNALE DI VALLE DEL RUBICONE

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Giovedì, 31 maggio, alla Locanda Antiche Macine il presidente del Rotary Club Riccardo Pascucci ha celebrato il primo quinquennale del Club.
Erano presenti tutti e cinque i Presidenti in successione, Mario Montaguti che ne aveva curato la partenza nel 2002, e poi Giuseppe Lombardi, Massimo Caldarelli e Michaela Rodosio. Mario Montaguti era stato distaccato dal Club di Cesena per l'avvio. Ora è in attesa di riprendere i contatti col suo vecchio Club. Ha fatto un lavoro prezioso. Allora si era anche occupato del Praemium Sancti Benedicti che stava a cuore al compianto Augusto Calzolari come a Remo Roncuzzi. Il Premio è stato rilevato dall'Università di Cassino, ma il vecchio progetto rimane. Vengono coltivati i percorsi della Via Francigena, ma rimangono inesplorati quelli della Via Romea verso l'Est. Sono i sentieri interrotti dentro la nostra cultura europea e di più tra cristianesimo e islamismo.
Giuseppe Lombardi era ritornato a casa dopo la parentesi di Valle del Savio. Il past-governor Sante Canducci ha ricordato il suo impegno costante mentre gli appuntava la pietra blu di riconoscimento del suo service. Massimo Caldarelli ha apportato la sua esperienza giovanile di medico che si accompagnava alla nascita della sua bambina, ora mascotte del Club. Michaela Rodosio con l'iniziativa del progetto acqua a Saccara è riuscita ad innestare con il Club di San Babila milanese e l'Egitto una trama di rapporti che ha dimostrato l'efficacia internazionale della Rotary Foundation. Bene ha fatto il Past governor Italo Minguzzi, anche a Lei una pietra blu, a rilevare che le capacità di una giovane imprenditrice hanno potuto lasciare per tutti un segno esemplare.
Questo Club ha il riconoscimento unanime di tante iniziative efficaci e durature nel territorio. Quando nacque dicemmo che doveva essere "un presidio" nella vallata dal nome storico, il nome di un ponte che continuava ad essere una sfida. Si dovette alla decisione di Dino Valzania, allora presidente del Club di Cesena, e alla esperienza lungimirante del segretario Alfredo Valentini nel contattare i nuovi soci amici, se tutto è andato nella direzione del servizio al di sopra del proprio interesse personale. Amicizia e tolleranza sono il segreto del Rotary dai tempi di Paul Harris nel 1905, una roccia e un cemento che uniscono e salvaguardano.
Riccardo Pascucci che ha retto il Club nell'ultimo anno ne ha saputo interpretare lo spirito ardente. È un artista che ha saputo salvaguardare la nostra tradizione nelle tele d'arte più nostre ed un fine interprete con i "Qui de bosch" di un'anima popolare di cui stiamo perdendo la saggezza ironica con le sguaiataggini dei mezzi mediatici che imperversano.
Franco Fabbri in rappresentanza del governatore Paolo Margara ha portato il saluto e l'augurio al giovane Club prestigioso e affiatato come pochi.
Hanno accompagnato la serata i musicisti Bruno e Claudio Castagnoli con il repertorio di "Romagna mia" dell'orchestra Casadei. Claudio ha voluto dedicare al ricordo della nonna Iris, magica violinista appena scomparsa, il tango che le stava più a cuore, Tormento. È l'augurio dalle Macine di ciò che deve restare nel cuore oltre le vicende della vita.

    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro


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