EMERGENZA SICUREZZA IN PROVINCIA

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Esiste un'emergenza sicurezza nella nostra provincia?
È la domanda che si è posto il Dott. Antonio Nunziante, prefetto di Forlì-Cesena, al Rotary Club di Cesena in una partecipata conviviale all'Hotel Casali, venerdì 30 maggio, presieduta da Gian Luigi Trevisani.
Erano presenti anche i giovani soci del Rotaract ricostituito grazie all'opera infaticabile di Aldo Rossi e Sandra Montalti.
I giovani del Rotaract si sono distinti nell'impegnativo servizio di accettazione-organizzazione al recente Congresso rotariano a Cervia e Milano Marittima, presidente Barbara Baronio.Sono ascoltatori preziosi che mirano a una leadership di servizio davanti a un Prefetto "che esce dal palazzo" e si rivolge a loro discutendo dei problemi che incombono.
Oasi serena la nostra città? È la sua domanda.
Ci sono dei ma.
Il prefetto enuncia con logica stringente e dati realistici le preoccupazioni che sono di tutti.
Un nomadismo istituzionale ha portato a oltre 28000 gli stranieri regolarizzati soggiornanti in questa provincia con un crescendo veloce e imprevedibile e varie forme di infiltrazione malavitosa alle quali si è fatto fronte in diverse situazioni.
Molti disegni criminosi sono stati sventati dall'Intelligence delle forze dell'ordine.
La cronaca nera ha fedelmente riportato questi eventi.
Poi ci sono i problemi dell'alcol e della droga per i quali sono necessarie misure di sicurezza ad hoc.
Il prefetto invoca un atteggiamento di vigilanza attiva che si sostituisca ad una passività indifferente che può sembrare colpevole.
Ogni componente della comunità deve assumersi una vigilanza.
Per le stragi del sabato sera non bastano istituzioni come la scuola, è importante coinvolgere i genitori per una presenza che sia più responsabile.
È quanto avviene nei suoi incontri nelle scuole non orientati al solo corpo scolastico.
Ci sono luoghi del nostro territorio in cui gli interventi vengono predisposti per tempo, soprattutto in vista della massiccia stagione turistica.
Anche il Questore, dott. Calogero Germanà, è chiamato ad esprimersi.
Ha una lunga e valorosa esperienza alla Criminalpol ed è stato collaboratore di Paolo Borsellino.
Distingue nettamente tra una Romagna che ha una sua qualità sana di vita comunitaria e un forte senso di responsabilità civile e le infiltrazioni criminose alle quali si è posto riparo con decisione. A diverse domande il prefetto ha chiarito alcuni punti sulla necessità di un aumento del servizio d'ordine per la mancanza di personale, sui tavoli di lavoro con le istituzioni scolastiche e universitarie, sulle nuove forme di schiavitù e di violenza sulle donne. Un'osservazione perentoria ha investito la cultura dei giovani di fronte alla quale genitori e professori si sentono impotenti.
È il nuovo atteggiamento lassista:" Se non bevo non posso divertirmi".
Purtroppo è vero:accanto alla droga c'è il rischio di un alcolismo sempre più diffuso nelle discoteche e tra ragazzi sempre più giovani.


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