IL DOTT. ORESTE CAPOCASA
VICEQUESTORE DI FORLÌ-CESENA
AL ROTARY

Venerdì, 10 ottobre all'Hotel Casali il Presidente del Rotary Club di Cesena, dott. Maurizio Tortolone ha invitato il Vicequestore per la provincia Forlì-Cesena,dott. Oreste Capocasa a parlare di un tema più che scottante per la Riviera adriatica, "I fenomeni criminali che hanno interessato la Romagna a partire dagli anni '80 e '90".
Oreste Capocasa L'invito era dovuto all'amicizia con molti soci del Club ed in particolare all'interessamento del socio Oreste Lungarini.
La partecipazione è stata totale e anche con molti ospiti di riguardo.
Il tema trattato spaziava ed affrontava problemi di sicurezza che anche se risolti nella loro gravità continuano a riproporsi in forme nuove.
L'assalto alla Riviera adriatica da parte della malavita ha visto sovrapporsi nei vari momenti forme malavitose che venivano dal Nord Est e che si incontravano con le nostre del Sud, in particolare attraverso i canali della prostituzione, ma non solo.
C'è una letteratura in proposito per il Sud ed in particolare con Gomorra per Napoli e la camorra, ma mancano analisi dettagliate per il Nord.
La relazione del dott. Oreste Capocasa che fu protagonista negli anni 80 e 90 a Rimini prima di giungere a Forlì-Cesena, riempie molte lacune e oltre al ringraziamento per le forze dell'ordine e per il loro lavoro non sempre riconosciuto va la stima per un dirigente che ha saputo interpretare fenomeni che hanno radici nascoste e a volte impensabili.
Il caso singolare della Uno Bianca con efferati delitti che si estendevano dalla Romagna alle Marche colpiva al cuore proprio la polizia, a partire da Bologna, con le imprese sanguinose e inconcepibili dei fratelli Savi che poterono essere assicurati alla giustizia grazie agli interventi di due poliziotti di Rimini, Baglioni e Costanza, veri detective che riuscirono a smantellare i segreti di una ragnatela che aveva coperto anni di terrore.
L'altro aspetto è quello della piaga della prostituzione che copriva in vari tempi addentellati mafiosi del Nord-Est e del Sud con tutte le possibili ramificazioni per il traffico d'armi e degli stupefacenti.
La prostituzione austriaca, poi albanese, rumena e quindi nigeriana che si susseguiva aveva centri organizzativi per il traffico d'armi e della droga con difficoltà enormi per i fogli di via e i rimpatri che si susseguivano subito rimpiazzati.
Le nigeriane invocavano il loro diritto per aiutare chi a casa moriva di fame, ma in generale tutte erano arruolate e rese schiave.
Ne conosciamo il fenomeno di degrado anche attraverso la lotta per il loro riscatto condotta da Don Oreste Benzi.
L'esposizione del dott. Capocasa come sempre è puntuale e rigorosa e le domande che gli vengono rivolte trovano sempre adeguata chiarificazione.

in piedi da sinistra, Capocasa, Tortolone e Trevisani

L'intervento dell'on. Carfagna sulla prostituzione di strada trova il suo riferimento a livello nazionale e può essere un primo passo per eliminare una presenza indecorosa, ma che ha anche ramificazioni per l'immigrazione di massa.
Come individuare persone che giungono senza documenti e che interrogate cambiano più volte identità e provenienza per non essere rimpatriate? E perché tanto silenzio sulla pedofilia? Se ne è interessata la polizia postale per il traffico in Internet, ma è un fenomeno che si annida anche nei segreti della vita famigliare.
Il problema è culturale ed educativo e di una complessità enorme.
Incontri di questo tipo aprono problemi e pongono domande che mettono in questione ognuno e tutti oltre ogni schieramento politico.
    Pietro Castagnoli
www.webalice.it/castagnoli.pietro

ORESTE CAPOCASA AL ROTARY CESENA

Gradito ospite alla conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Maurizio Tortolone, e tenutasi la scorsa settimana presso l'hotel Casali è stato Oreste Capocasa, comandante del Compartimento di Polizia Ferroviaria del Veneto.
Capo della squadra mobile di Rimini negli anni '80, Capocasa ha condotto indagini che hanno avuto grande eco anche a livello nazionale basti citare il caso della 'uno bianca' che, dal 1987 al '94, ha lasciato dietro di se una lunga scia di morti e feriti.
Capocasa ha così ricordato, ad una platea di amici, i fenomeni criminali che hanno interessato la Romagna a partire dagli anni '80.
“In riviera – ha detto Capocasa – circola da sempre molto denaro il quale attira non solo investimenti leciti ma anche illeciti.
Rimini precorre le future tendenze nazionali purtroppo anche in atti criminosi come il lancio delle 'nuove droghe.
Anche la prostituzione – ha ricordato Capocasa – è stato un altro fenomeno criminoso che ha trovato nella riviera terreno fertile.
La lotta è stata lunga e difficile ma la soddisfazione più grande è arrivata nel duemila quando don Oreste Benzi disse: 'l'unica città italiana che ha tolto la prostituzione dalle strade è Rimini'“.
Importanti i risultati ottenuti da Capocasa anche quando nel '99 approda alla questura di Cesena.
Anni difficili dunque ma dove uomini come Oreste Capocasa hanno saputo, con dedizione e servizio, riportare nel tempo la vita alla sua normalità.
Una normalità da riconquistare giorno dopo giorno garantita dalle forze dell'ordine che spesso nell'anonimato e senza plauso pubblico rischiano anche la vita e per questo a tutti loro il nostro sentito grazie.
    Maurizio Cappellini