LA MEDICINA DIFENSIVA E LA RESPONSABILITÀ DEL MEDICO

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Oggi il medico, ed in particolare il medico chirurgo, si trova ad affrontare un grande dilemma: cosa rischio se opero quel paziente e le cose non 'vanno bene'.
La risposta è...rischio molto, in primis una causa di risarcimento danni.

Vincenzo Castiglione

Ma la medicina per sua natura non è scienza esatta ed allora cosa fare? La medicina difensiva e la responsabilità del medico è stato il tema dell'intervento di Vincenzo Castiglione, in Magistratura per 45 anni, alla conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Antonio Venturi Casadei, e tenutasi la scorsa settimana presso l'hotel Casali.
Castiglione è, tra l'altro, coordinatore del progetto 'Errore e Responsabilità' per la riqualificazione della professione medica.

Vincenzo Castiglione

"Per evitare cause con i pazienti ed il rischio di dispendiosi risarcimenti – ha spiegato Castiglione – la medicina è diventata, negli anni, sempre più 'difensiva'.
Le strutture sanitarie ed i medici non trovandosi adeguatamente tutelati dalla legge vigente in caso di 'rischio sanitario' hanno adottato sempre più strategie difensive come, ad esempio, un uso abnorme degli esami clinici, l'introduzione del consenso preventivo ad ogni operazione ed ancora le 'famigerate' linee guida, elaborate dalle strutture sanitarie, che impongono ai medici di attenersi scrupolosamente a delle regole generali di comportamento che se da un lato evitano, forse, errori clamorosi dall'altro limitano l'operatività dei medici e la loro capacità di poter risolvere anche i casi più difficili che richiedono, per loro stessa natura, rischi elevati di insuccesso".
Tutto ciò ha due importante conseguenze.
"Da un lato – ha spiegato Castiglione - il rischio che sempre più medici rifiutino, ad esempio, di operare pazienti ad alta probabilità di insuccesso e dall'altro l'appiattimento della nostra Sanità a ridurre i medici a semplici 'gestori di risorse' e non più a uomini esperti nell'Ars Medica".

    Maurizio Cappellini


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