ARMONIA, BELLEZZA, SALUTE

ARMONIA, BELLEZZA, SALUTE

"In un mondo globalizzato – ha ricordato il professor Pietro Castagnoli - in cui tutto si combina e si interconnette cosa rimane di noi, del self che abbiamo costruito nelle vicende plurime della nostra esistenza? Non resta di noi ciò che abbiamo posseduto, ma al di là della nostra morte, ciò che abbiamo lasciato agli altri per la conoscenza e la bellezza, e ciò che gli altri ci hanno lasciato negli incontri di una vita irripetibile: la vera salute umana".

prof. Pietro Castagnoli

Per trattare di questo fondamentale aspetto della nostra vita ovvero "Armonia, Salute e Bellezza" il Rotary Club di Cesena, presieduto dall' ing. Giuliano Arbizzani, ha invitato come relatore il professor Francesco Amendolaggine, docente all'Università di Architettura di Venezia.
L'incontro si è tenuto la scorsa settimana presso il ristorante "Le Scuderie" ed ha visto la partecipazione, come correlatori, del dott. Leonardo Wolenski e del professor Pietro Castagnoli.
Cosa sarebbe della nostra vita senza la salute, l'armonia e la bellezza?
"Il concetto di Salute, sino al 1948 – ha spiegato il dott. Wolenski - era basato su un'affermazione negativa ovvero nell'assenza di malattia.

Dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948, invece, emerge un nuovo concetto di Salute.
La Salute è uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale, non soltanto assenza di malattia o di infermità.
Nel 1966 Seppilli introduceva alcuni elementi che offrivano una chiave di lettura innovativa nel concetto di Salute come una condizione di armonico equilibrio, fisico e psichico, dell'individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale." Tensione verso una piena armonia ed un sano equilibrio a livello fisico, psichico, spirituale e sociale dell'uomo che risale fin dall'antica Grecia.
I greci ed il mondo occidentale in genere, ha spiegato il professor Amendolaggine, avevano come modello la geometria.

prof. Francesco Amendolaggine

I loro Templi (vedi quello di Segesta) erano tutti basati su forme geometriche regolari ed i loro Dei erano simili agli uomini, anche con i loro limiti.
Nella scultura lo studio dell'anatomia con le sue forme regolari ed armoniche è sinonimo di salute e bellezza.
Fuori dall'occidente, invece, Dio era perfezione ed irraggiungibile, ovvero infinito, e l'anima, e non il corpo, era un valore.
Queste differenze rispecchiano modelli di vita molto diversi che ritroviamo anche a livello artistico, sociale e culturale.
Il Pantheon a Roma rappresenta l'inizio della caduta, nel mondo occidentale, dell'ideale greco.
Nel Pantheon, edificio di Roma antica a pianta centrale, convive l'ideale occidentale, con la su facciata ispirata appunto al tempio greco, e il mondo non occidentale che si esprime con la sua cupola che rappresenta il legame tra l'uomo e Dio infinito.
    Maurizio Cappellini

ARMONIA, BELLEZZA, SALUTE

Una definizione di armonia come autentica mediazione di rapporti umani risale agli anni Sessanta, quando si discuteva dell'Uomo a una dimensione.

C'è in occidente una logica del dominio rappresentata in Prometeo e una logica della comprensione che va da Orfeo a Pitagora.
Una descrizione di cosa è il Pitagorismo è in Cicerone. Ci sono uomini che vanno alle Olimpiadi per vincere, altri per vendere o comprare, ma altri, assai pochi, per osservare ciò che accade, al di fuori di ogni interesse, questi sono i filosofi, coloro che amano la conoscenza come bellezza. Studiano che cosa avviene e perché, cercano l'ordine nel caos della vita, la regola delle regole.

Lo stesso capiterà per Pitagora e la matematica: la geometria euclidea è la trattazione dei corpi rigidi, i più astratti; la geometria proiettiva le proiezioni, le ombre. Se un triangolo viene proiettato quali proprietà restano ancora? E se invece si trattasse di un triangolo di gomma, che cosa rimarrebbe nelle trasformazioni continue? È il problema dell'analisys situs, della topologia come geometria dei campi di energia o dei corpi fluidi.
È evidente che ad ognuna di queste rappresentazioni della realtà corrisponde un modo di vedere: uno sguardo oggettivo per gli antichi euclidei, da Omero a Dante; uno sguardo soggettivo per le proiezioni, dal Cervantes al Faust, ed uno sguardo plurimo per chi è immerso in una realtà fluida, da Picasso a Mondrian.
In un mondo globalizzato in cui tutto si combina e si interconnette cosa rimane di noi, del self che abbiamo costruito nelle vicende plurime della nostra esistenza? Non resta di noi ciò che abbiamo posseduto, ma al di là della nostra morte, ciò che abbiamo lasciato agli altri per la conoscenza e la bellezza,e ciò che gli altri ci hanno lasciato negli incontri di una vita irripetibile: la vera salute umana.
    Pietro Castagnoli
    
www.webalice.it/castagnoli.pietro

contessa Fiorenza Pozzi Crespi consorte Francesco Amendolaggine ed ex presidente Anlaids Italia

da sinistra, Leonardo Wolenski, Giuliano Arbizzani, Francesco Amendolaggine