Fra le molte rocche che abbelliscono la Romagna è questa di Cesena
una delle più belle ed imponenti. Situata in posizione strategica in
cima al monte Sterlino, offrì valida difesa contro gli assalti degli
agguerriti eserciti nemici, dominando l'imboccatura della vallata e tutto
il territorio circostante.

L'origine della prima rocca si fa addirittura risalire
al periodo della dominazione bizantina. In essa soggiornò Federico
Barbarossa che la forticò, costruendovi anche una grande torre, nella
quale sembra abbia trovato rifugio, dopo la battaglia di Legnano, la moglie
Beatrice.
Di questa rocca più antica, spostata rispetto all'attuale verso sud-est,
oggi è ancora possibile osservare alcuni resti. Alla rocca cesenate
legò il proprio nome Cia degli Ordelaffi, moglie di Francesco, signore
di Forlì e di Cesena, che con leggendario coraggio seppe opporsi alle
truppe del cardinale Albornoz inviato in Italia per recuperare alla chiesa
le terre dello stato pontificio. La Rocca che oggi possiamo ammirare nella
sua interezza, innalzata più a ponente rispetto all'antica, fu iniziata
da Galeotto Malatesta intorno al 1377 e poi continuata da Carlo e da Malatesta
Novello.
Essa è costituita da un'ampia cinta muraria a forma di pentagono all'interno
della quale si innalzano i due torrioni del maschio e della femmina. All'interno
di quest'ultimo è ospitato il "Museo della Civiltà contadina",
uno dei maggiori musei di archeologia rurale in ambito regioale. Raccoglie
oltre 2.000 pezzi, per lo più di epoca ottocensca e dell'inizio del
'900, relativi alla vita e al lavoro dei campi.